Grosseto (lunedì, 9 giugno 2025) – Si è fermata al 31,46% l’affluenza in provincia di Grosseto per i cinque referendum su lavoro e cittadinanza, ben al di sotto del quorum richiesto del 50% più uno. La due giorni di voto, domenica 8 e lunedì 9 giugno, si è chiusa oggi alle 15 con un esito netto: i referendum non raggiungono la soglia minima per la validità, naufragando in tutto il territorio nazionale.
di Paola Capitanio
Anche a livello locale, i numeri parlano chiaro. In tutta la provincia grossetana, la partecipazione è rimasta contenuta, sebbene con alcune eccezioni. Spicca infatti Monterotondo Marittimo, unico comune a superare il quorum con un’affluenza del 51,56%, seguito da Monterì al 46%. Tra i centri più popolosi, Follonica segna il dato più alto (35,12%), seguita da Gavorrano (34,71%) e dal capoluogo Grosseto con un’affluenza del 32,03%.
Meno partecipati, invece, i comuni dell’entroterra e della fascia costiera più meridionale. Capalbio si ferma al 25,51%, Seggiano al 25,11% e Monte Argentario al 26,51%. Il dato più basso si registra a Roccalbegna, con appena il 27,33% dei votanti.
Il segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini, tra i principali promotori dei quesiti referendari, ha riconosciuto il risultato negativo. Nonostante la bassa partecipazione, la consultazione ha comunque suscitato interesse in alcuni territori, dove si è percepita una maggiore mobilitazione.
La tornata referendaria, non accorpata ad altre elezioni, ha scontato l’assenza di un traino elettorale e la complessità dei temi proposti, ma rappresenta comunque uno specchio utile per analizzare il rapporto tra cittadinanza attiva e partecipazione democratica su temi cruciali.
Last modified: Giugno 10, 2025
