(04 maggio 2025) Ribolla — A Ribolla, una cerimonia solenne ricorda la strage del 4 maggio 1954, quando 43 minatori persero la vita nell’esplosione della miniera di lignite: un monito ancora attuale sulla sicurezza sul lavoro
di Paola Capitanio
Il 4 maggio 1954, a Ribolla, un’esplosione di grisù nella miniera di lignite causò la morte di 43 minatori. Una tragedia immane che sconvolse la Maremma e segnò profondamente la memoria collettiva del territorio. Oggi, a 71 anni di distanza, la comunità si è riunita per commemorare le vittime e riaffermare il valore della sicurezza sul lavoro.
Alla cerimonia, svoltasi nella mattinata di sabato 4 maggio, hanno partecipato il sindaco di Roccastrada Francesco Limatola e numerose autorità del territorio: sindaci e amministratori locali con i gonfaloni dei comuni di Grosseto, Follonica, Gavorrano, Scarlino, Civitella Paganico e Massa Marittima, l’assessore regionale Leonardo Marras, l’onorevole Marco Simiani e la vice prefetto Bruna Becherucci.
Le commemorazioni sono iniziate con la santa messa celebrata dal vescovo di Grosseto, Bernardino Giordano. La memoria è poi proseguita nei luoghi simbolo della tragedia: il monumento al minatore di Ribolla, il memoriale presso la tenuta Zonin e i resti del Pozzo Camorra, dove avvenne l’esplosione.
Oltre alla memoria storica e affettiva, la ricorrenza rappresenta anche un momento di riflessione sul presente. La strage di Ribolla, infatti, continua a parlare a ogni comunità e a ogni luogo di lavoro, ricordando l’urgenza di tutelare la vita e la dignità dei lavoratori. Un monito sempre attuale, perché tragedie come quella del 1954 non si ripetano mai più.
Last modified: Maggio 5, 2025